Una residenza d’artista in viaggio Oltreoceano: dall’Illinois al Museo della Ceramica di Savona

Shane Lutzk, artista americano in residenza artistica presso il museo della ceramica di Savona, lavora al al tornio per modellare parte del proprio vaso
Shane Lutzk lavora al tornio © Federica Delprino

Savona. Luglio inizia e, mentre l’estate incalza caldissima, in città c’è un nuovo arrivo: Shane Lutzk. Classe ’92, il giovanissimo artista americano arriva non solo per godersi lo splendido Mar Ligure, ma per una residenza artistica presso il Museo della Ceramica di Savona. Durante la sua permanenza ripropone i suoi monumentali vasi, ma anche un percorso di sperimentazione verso nuovi concept e poetiche grazie all’integrazione della stampante 3D ceramica.

L’artista, invitato dal maestro Sandro Lorenzini – ceramista ligure – e ospitato da Tiziana Casapietra Direttore del Museo della Ceramica di Savona, è diventato il primo ospite del nuovo MUST LAB. – laboratorio di ceramica del museo. Si tratta di un brillante modo per unire le classiche tecniche della lavorazione ceramica all’innovativa stampa 3D.

Una sperimentazione che ha visto l’artista modellare i suoi giganteschi vasi in vari pezzi componibili, lavorati al tornio e decorati; ma allo stesso tempo ha impegnato le forze artistiche nell’interpretazione dei suoi famosi “anelli deformati” attraverso l’utilizzo della stampante 3D clay.

Opere d’arte ceramica stampate in 3D

Il laboratorio del museo dispone infatti di una stampante LDM Wasp Delta 4100, cioè una stampante 3D che utilizza come materiale la ceramica.
Come funziona? È un processo di artigianato digitale: si lavora l’argilla e si inserisce nel serbatoio collegato all’estrusore. Caricando poi un modello 3D opportunamente preparato si procede con la stampa. Potrebbe sembrare semplice, detto così, ma non lo è.
Gli artisti hanno disegnato e prodotto una serie di opere con il designer Omar Tonella, che si è occupato di disegnare i modelli 3D, la gestione della macchina e la preparazione della terra assieme all’esperto di ceramica Lorenzini, il quale ha messo a disposizione la sua esperienza per la lavorazione ed ottimizzazione del materiale.

Sono stati tanti gli articoli su “Mediterraneo“, l’installazione risultata dalla collaborazione tra Lorenzini e Lutzk. Di altrettanta rilevanza è tuttavia la natura delle opere nate dal contatto tra il digitale e la ceramica.
La stampante 3D affianca un materiale che appartiene alla tradizione del territorio, ponendosi come ulteriore strumento per narrarlo.

Shane Lutzk, artista americano in residenza artistica presso il museo della ceramica di Savona, lavora al al tornio per modellare parte del proprio vaso e ne rifinisce i dettagli con la fiamma ossidrica
Shane Lutzk al tornio rifinisce la propria opera con la fiamma ossidrica © Federica Delprino

Stampa 3D e poetica

In base alla sua esperienza, Omar Tonella ci racconta che: “La poetica dell’opera d’arte incontra un mezzo tecnologico, la stampante 3D ceramica, che non è altro che un altro strumento utile alla creatività.

Non vengono abbandonate le mani né il contatto con la terra, presenti sia nella tornitura dei grandi vasi sia nella preparazione dell’argilla per la stampante 3D“. L’artista ha re-interpretato i suoi “anelli deformati” mescolando le smaltature tipiche della sua poetica alle linee orizzontali della stampa 3D.

Queste sculture raccontano la sua malattia, il diabete, con la quale convive da molti anni. Il risultato è una traduzione coinvolgente del corpo, che immerge l’osservatore in forme dinamiche e sinuose. In questo caso la tecnologia accompagna il linguaggio consolidato dell’artista che si rinnova proponendo un tema a lui caro. Risulta centrale l’intervento manuale sui manufatti che derivano dal disegno digitale, utilizzato come scalpello per conferire forma ad un nuovo immaginario.

LDM Wasp Delta 4100 stampante 3D durante la stampa di uno dei vasi di shanke lutkz presso il museo della ceramica di savona
Delta Wasp 40100 in azione © Federica Delprino
Sandro Lorenzini e Omar Tonella preparano il piano per la lavorazione dell’argilla © Federica Delprino
Shane Lutzk e Omar Tonella a Lavoro © Federica Delprino

 

Infine è utile ragionare sul ruolo della stampante 3D ceramica: non si tratta di un competitor per gli artigiani, ma un altro strumento a disposizione per creare nuovi scenari artistici. I neo artisti nativi digitali hanno un linguaggio che può assecondare anche l’uso del digitale e delle tecnologie contemporanee nel campo ceramico. Le caratteristiche materiche dell’argilla rimangono il tema centrale anche in questo contesto d’innovazione.