Riccardo Zelatore, curatore, ci parla dell’artista Bart Herreman e della sua poetica. Rispondiamo alla domanda: “Sogno o son desto?”
Benvenuti dunque in un mondo senza peso né misura.

hello, opera fotografica surrealista dell'artista bart herreman

“Hello” – source: Bart Herreman

 

Quali sono i piani sui quali si muove la ricerca di Herreman?

Il reale contrapposto all’irreale e viceversa è il leitmotiv della ricerca artistica di Bart Herreman che, con misura, ironia, eleganza e non senza un certo cinismo, prova anche a chiederci: vale più un’immagine bella o un’immagine vera? Non è un riferimento al valore commerciale delle opere in questione, evidentemente, ma al messaggio del fotografo. Belga di nascita e milanese d’adozione, ci invita con intelligenza e gusto a superare l’immagine poetica e la messa in scena per risalire alle verità che si celano dietro i suoi scatti e le sue composizioni. Bart Herreman scompone e ricompone elementi e soggetti reali per restituirli allo spettatore in una nuova dimensione.

Talvolta è talmente paradossale e surreale da poter essere anche anelata come nuova realtà, facendo riemergere dall’Io di chi guarda l’immaginazione sopita. È una sorta di viaggio infinito senza limiti di tempo e luoghi che si dispiega attraverso cicli di lavori sempre nuovi e sempre sorprendenti. Nelle sue composizioni fotografiche traspare volutamente con forza la lezione dei «maestri» del surrealismo, eredità certo legata al suo paese d’origine. In particolare, all’interno delle sue immagini si possono ritrovare – alle volte simultaneamente – il geometrismo di Mirò e la straordinaria capacità della trasformazione eclettica di Dalì. In alcune opere si percepisce benissimo l’intreccio delle situazioni spiazzanti tipiche di Ernst così come in altre è evidente la combinazione giocosa del reale con il fantastico, come in Magritte. 

Dove nasce l’immaginario di Bart Herreman?

Bart inizia la sua carriera fotografica alla fine degli anni Sessanta: moda, reportage, arredamento, architettura e still life rappresentano per anni i suoi ambiti di ripresa. Senza mai trascurare altre passioni quali la pittura e la musica – Bart doma benissimo pianoforte, chitarra e clarinetto – con l’avvento della fotografia digitale la sua ricerca artistica si è concentrata su un mondo di fantasia, di ascendenza onirico surrealista. Sono luoghi improbabili e momenti quotidiani frequentati da personaggi curiosi, oggetti inusuali e animali esotici.

Bart Herreman, con le sue fotografie colme di straordinaria capacità realizzativa, ci svela il suo mondo immaginario fatto di convivenze impossibili, uomini sbigottiti e animali disinvolti. In ogni composizione c’è sempre qualcosa di sorprendente, di artificioso e nello stesso tempo di rivelatore. Ogni sua opera ha la capacità di rappresentare i sogni, le visioni e le fantasie di chi la osserva.

“The Teacher”, “On the Rock”, “Specchio”, “Smoke” – source: Bart Herreman

 

Possiamo definirlo quindi un Fotografo Surrealista?

Bart Herreman è considerato uno degli autori più acuti della fotografia surrealista e visionaria dove tutto diventa possibile, palpabile, persino una giraffa o un ippopotamo appesi a un filo da funambolo. Infatti il lavoro di Bart Herreman abbatte ogni pregiudizio offrendo al visitatore la possibilità di immergersi nell’illusione e nel sogno che, secondo l’artista, sono la via più necessaria per rappresentare la realtà.

Se per Breton il surrealismo era un processo “dettato dal pensiero, in assenza di qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica o morale”, nel suo lavoro Bart Herreman invita a emanciparci dalla logica e a seguirlo in una rielaborazione della realtà folle, sorprendente, elegante. 

Benvenuti dunque in un mondo senza peso né misura. 

A questo punto siamo di fronte ad una dimensione capovolta in cui grava più il cielo di un macigno. Composizioni dalla tecnica irreprensibile, dove sono gli animali a condurre la loro personalissima supremazia. La rappresentazione umana è condotta da un uomo statico, piccolo ma statuario, quasi impassibile. In un’epoca in cui l’uomo rischia di essere una comparsa passiva, l’invito di Bart Herreman è ancora una volta quello di aprire gli occhi all’immaginario. Allora il linguaggio sovente si asciuga. Raggiunge un’essenzialità cromatica e di forma che esplora mondi ora gelidi e rocciosi, quasi monocromi, ora caldi e notturni. Attraverso un sofisticato lavoro compositivo, l’artista crea spaccati intriganti e accoglienti al tempo stesso, al punto da trasportare l’osservatore dentro il suo mondo alla ricerca dell’elemento inatteso. 

“Here comes the sun” – source: Bart Herreman

 

Quali sono gli elementi che ricorrono nei suoi lavori fotografici? 

Bart Herreman è in grado di stimolare la curiosità e l’immaginazione dello spettatore con uno stile inconfondibile popolato da rinoceronti, giraffe, gabbiani, elefanti armonizzati in contesti naturali, urbani, architettonici o squisitamente metafisici. 

Due gli aspetti che contribuiscono a rendere qualitativo il lavoro di Bart: tutti i particolari e i soggetti che compongono le sue scene sono stati ripresi dal vivo dallo stesso autore, senza interventi artificiali se non nella loro ricomposizione e nelle variazioni di scala. La resa finale è ottenuta attraverso un sapiente lavoro digitale che, se ormai scontato per un millennial o un adolescente della generazione Z, non è altrettanto ovvio per un uomo che ha conosciuto il digitale in età matura dopo cinquant’anni di fotografia professionale analogica. E se da un lato sono sorprendenti l’energia, la curiosità e la leggerezza con le quali Bart si diverte nella creazione dei suoi paesaggi irreali, dall’altro sono encomiabili il rigore, l’umiltà e l’impegno con i quali questo straordinario fotografo non smette mai di imparare.

Protagonista di prestigiose mostre personali in Italia e in Europa, il suo lavoro si è guadagnato l’attenzione di un pubblico sempre più affezionato e globale.

 

fotografia surrealista che raffigura uno stormo di uccelli che circondano una persona

 “Birds” – source: Bart Herreman

 

foto surrealista che raffigura una zebra in bilico su un filo nelle vie di albissola marina

“Albissola Marina” – source: Bart Herreman